I 777 Partners oltre a comprare club, prendano per il Genoa un tecnico che conosca la serie B

Continuano ad arrivare personaggi per l’area tecnica che non si capisce bene a che cosa possano servire. Ieri è giunto tal Clapham che entrerà nello staff coach per le palle inattive

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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E’ chiaro che così non si può continuare. E’ semplicemente scandaloso che il Genoa diventi un istituto di beneficenza, facendo persino rilanciare le ultime in classifica (vedi Como e Perugia).
Ora la società dovrà per forza muoversi. E i 777 Partners oltre a comprare società calcistiche in tutto il mondo, dovrebbero prendere finalmente qualcosa di buono (a cominciare da un tecnico valido per la serie B e che conosca questo torneo per niente semplice) per questa squadra che proprio non funziona.
E soprattutto affronti il problema Blessin. Perché ormai è chiaro che allo scarso livello tecnico di alcuni giocatori, si unisce una direzione tecnica almeno nebulosa.
Non si è ancora capito bene quale sia il tipo di gioco di Blessin, al di là di tattiche spesso diverse, ma altrettanto inutili per un gioco razionale.
Quello che si è visto a Perugia (oltre al risultato) è la mancanza assoluta di gioco: il Genoa concreto di settimane or sono è scomparso ed è stato sostituito da un’accozzaglia di atleti che giocano ognuno per conto proprio. Nessuna iniziativa sulle fasce, nessun tiro in porta decisivo, un gioco a densità centrale che poi non è gioco, ma confusione al centro area avversaria. Nessuno che riesca a dribblare l’avversario e, ieri, anche la difesa ha “ballato”, tanto da lasciar libero quel Olivieri (finora sconosciuto) che è riuscito a infliggere una figura meschina a Dragusin, facente parte, come si diceva qualche settimana fa, di una “corazzata”.
Continuano ad arrivare personaggi per l’area tecnica che non si capisce bene a che cosa possano servire. Ieri è giunto tal Clapham che entrerà nello staff coach per le palle inattive. Che il Genoa non abbia segnato sui calci piazzati è risaputo, ma cosa insegnerà mai Clapham a giocatori che hanno 10-15 anni di esperienza? Chissà mai quali accorgimenti o magie il coach ci riserverà?
Blessin aveva detto alla vigilia: «La mentalità è la chiave del successo». Ma che bella frase! E questa mentalità chi deve darla ai giocatori? E se questi giocatori non hanno la mentalità calcistica giusta che si fa?
Mentre scriviamo non sappiamo se il Genoa abbia già preso decisioni per la panchina: ci sono in ballo i nomi di Andreazzoli, Tedesco, Stellone, Bjelica e Gilardino. Certo è che il problema è molto serio: questa domenica era molto favorevole al Grifone se avesse vinto: perché con l’ultima in classifica si doveva vincere.
Purtroppo la classifica diventa sempre più fumosa. Ed è un peccato, perché guardando al quadro generale di questa nuova società tedesco-americana, si scopre che le strategie non sono sbagliate. E sarebbe un peccato se non si guardasse, come i “777” sanno fare con molta attenzione, a questa svolta infelice della squadra. Senza drammatizzare, ovviamente, ma questa volta c’è proprio bisogna di una presa di coscienza da parte dei dirigenti, per evitare delusioni che all’inizio del campionato (per le belle cose fatte) sembravano ormai evitate.
Vittorio Sirianni

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